Accogliere minori stranieri non accompagnati mediante l’affido

Giusi Biaggi, Vice Presidente della Cooperativa Nazareth, ci racconta le strategie di accoglienza che la cooperativa ha sperimentato in diversi anni e in particolare al tipo di affido attualmente attivato sul territorio cremonese per i minori stranieri nn accompagnati (msna).

Alleghiamo a fine articolo il documento pubblicato a novembre 2015 per la tutela dei minori stranieri non accompagnati, che ci permette di approfondire una tematica complessa e molto urgente a seguito degli arrivi di migranti e profughi in Europa.

Dai primi anni 2000 il territorio cremonese accoglie minori stranieri non accompagnati (msna). Si tratta di adolescenti, perlopiù maschi, che arrivano sul nostro territorio nazionale senza i genitori e/o parenti entro il quarto grado. I numeri dei ragazzi accolti e gli stati di provenienza sono mutati nel tempo e tali variazioni sono principalmente connesse ai più ampi fenomeni e cambiamenti socio-politici-economici dei Paesi di provenienza oltre che i mutamenti della legge italiana che norma l’accoglienza di msna e, più ampiamente, le politiche italiane sull’immigrazione. Le strategie d’accoglienza del territorio cremonese si sono via via modificate: da centro di accoglienza a comunità per minori (cam) ad affido. La cooperativa Nazareth, mossa da una forte propensione alla sperimentazione ed alla coprogettazione con l’ente locale e con gli altri soggetti del terzo settore, opera da quasi un decennio a Cremona nell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, dapprima attraverso una comunità alloggio per minori e successivamente, dal 2008, mediante forme sperimentali (ed ora entrate a sistema) di affidamento (eterofamiliare, omoculturale ed interculturale) potenziato da una forte presa in carico diurna attraverso il centro Giona e altri centri diurni sul territorio (quartiere Maristella e Castelverde) ed un decisivo lavoro di integrazione nel territorio (grande coinvolgimento del volontariato, dell’associazionismo locale e delle parrocchie. Tale forma articolata di accoglienza viene chiamata AFFIDO POTENZIATO. In questi anni l’operato della Cooperativa Nazareth e la sinergia con il Comune di Cremona, hanno consentito di:

  • Introdurre un modello di accoglienza, l’affido potenziato, che costa mediamente il 40% meno rispetto alle risposte “classiche” in CAM
  • Intensificare il lavoro sull’autonomia che è risultato adeguato per circa il 90% dei msna accolti
  • Affrontare anche periodi, come quello attuale, in cui si sono fronteggiati massicci arrivi
  • Valorizzare una serie di figure del nostro territorio (giovani, adulti e nuclei stranieri) accompagnandoli nell’esperienza affidataria
  • Mantenere un costante gruppo di volontari a supporto delle azioni progettuali
  • Sviluppare una rete di relazioni (con le comunità educative e con altri servizi sul territorio) per condividere uno stile educativo volto a garantire la tutela dei minori e l’impronta delle azioni verso l’autonomia, garantendo il coordinamento di tale rete
  • Sviluppare e mantenere un canale di confronto e reciproco arricchimento con il livello nazionale (Anci, Ministero dell’Interno) proponendo buone prassi che, in seguito alla sperimentazione cremonese, sono state indicate come modello a livello nazionale
  • Adattare il modello di accoglienza per msna all’accoglienza di msna richiedenti asilo (Sistema nazionale SPRAR)
  • Garantire il servizio di pronto intervento 24 ore su 24, la prima accoglienza e il servizio di mediazione culturale
  • Garantire l’intercettazione di fondi nazionali e la loro rendicontazione

Il lavoro della cooperativa Nazareth, condiviso, progettato e realizzato in forte sinergia con il Comune di Cremona e con la professionalità di altri enti gestori (principalmente Servizi per l’accoglienza, Sentiero, L’Alternativa, ecc.) si sta orientando verso la costruzione di un sistema integrato di accoglienza: realizzato attraverso affido potenziato (eterofamiliare e parentale), comunità alloggio per minori. La via del sistema integrato viene perseguita poiché:

  • stimola la capacità delle risorse territoriali (singoli e famiglie straniere) di rendersi accoglienti
  • mantiene e coinvolge nell’accoglienza le reti di riferimento dei msna permettendo in parte di monitorarle
  • offre percorsi differenziati permettendo di adottare le strategie migliori per il bene del minore (es. affido/comunità alloggio per minori)
  • promuove fortemente percorsi di autonomia evitando la presa in carico da parte dei servizi di giovani adulti (ex msna)

Nell’anno 2015 a Cremona sono stati accolti 131 minori non accompagnati.

Ogni msna inserito nei percorsi di seconda accoglienza (AFFIDO POTENZIATO) della cooperativa Nazareth beneficia,  oltre all’accoglienza materiale, all’assistenza sanitaria e legale, di un progetto educativo individualizzato che comprende, nel programma diurno, corsi di italiano, inserimento scolastico, socializzazione, volontariato, accompagnamento all’autonomia (casa e lavoro).

Inoltre viene sostenuta la famiglia affidataria (o il singolo affidatario) nella relazione a casa con il minore. I singoli e le famiglie affidatarie sono spesso persone straniere che stanno realizzando in Italia con buon esito il loro progetto migratorio. L’individuazione, conoscenza, valutazione e accompagnamento di queste risorse affidatarie viene realizzata dalla cooperativa Nazareth insieme al Comune di Cremona. La loro disponibilità ad aprire le porte di casa per costruire insieme a noi l’accoglienza dei msna ci sembra un concreto gesto di partecipazione alla vita delle nostre comunità e di desiderio di costruzione di un bene comune condiviso.

Si stanno inoltre sempre più ricercando momenti di connessione tra le esperienze di affido di msna e le esperienze di affido tradizionale per il consolidamento di un unico sistema affido.

Cremona, 18/01/2016

Giusi Biaggi

Vice Presidente Cooperativa Nazareth