Giornata mondiale del Migrante

Domenica 15 gennaio è stata la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Per l’anno 2017 il cuore di questa giornata sono stati i minori stranieri non accompagnati che solo nello scorso anno hanno raggiunto l’Italia in 25.772.

Qui di seguito riportiamo il messaggio del Santo Padre Francesco e un articolo della rivista Vita dedicato a questa ricorrenza.

La Giornata mondiale del migrante del 2017 è stata un’ulteriore occasione per portare lo sguardo al mondo dei minori.

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA GIORNATA MONDIALE DEL MIGRANTE E DEL RIFUGIATO 2017

Cari fratelli e sorelle!

«Chi accoglie uno solo di questi bambini nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, non accoglie me, ma colui che mi ha mandato» (Mc 9,37; cfr Mt 18,5; Lc 9,48; Gv 13,20). Con queste parole gli Evangelisti ricordano alla comunità cristiana un insegnamento di Gesù che è entusiasmante e, insieme, carico di impegno. Questo detto, infatti, traccia la via sicura che conduce fino a Dio, partendo dai più piccoli e passando attraverso il Salvatore, nella dinamica dell’accoglienza. Proprio l’accoglienza, dunque, è condizione necessaria perché si concretizzi questo itinerario: Dio si è fatto uno di noi, in Gesù si è fatto bambino e l’apertura a Dio nella fede, che alimenta la speranza, si declina nella vicinanza amorevole ai più piccoli e ai più deboli. Carità, fede e speranza sono tutte coinvolte nelle opere di misericordia, sia spirituali sia corporali, che abbiamo riscoperto durante il recente Giubileo Straordinario.

Ma gli Evangelisti si soffermano anche sulla responsabilità di chi va contro la misericordia: «Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, gli conviene che gli venga appesa al collo una macina da mulino e sia gettato nel profondo del mare» (Mt 18,6; cfr Mc 9,42; Lc 17,2). Come non pensare a questo severo monito considerando lo sfruttamento esercitato da gente senza scrupoli a danno di tante bambine e tanti bambini avviati alla prostituzione o presi nel giro della pornografia, resi schiavi del lavoro minorile o arruolati come soldati, coinvolti in traffici di droga e altre forme di delinquenza, forzati alla fuga da conflitti e persecuzioni, col rischio di ritrovarsi soli e abbandonati?

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w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/migration/documents/papa-francesco_20160908_world-migrants-day-2017

Ai minori non accompagnati serve una famiglia, non un orfanotrofio

È questa la richiesta di monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della CEI, in vista della Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Cinque sì e due no, più un no condizionato alla riapertura dei CIE, che la Chiesa afferma non in astratto ma come esito del guardare i volti e le storie dei migranti. Al cuore della giornata i 25.772 minori soli arrivati in Italia nel 2016, il numero più alto di sempre.

Pensare ai volti e alle storie personali e al loro futuro, per arrivare a dire dei sì e dei no chiari. È questo l’assunto da cui parte monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, per presentare la prossima Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Parte così dai 181.000 migranti sbarcati sulle nostre coste e dall’oltre un milione di minori migranti, dei quali 25.772 non accompagnati, arrivati tra noi nel 2016. Sì e no da dire «senza la superficialità gridata da chi parla tanto di migranti ma forse non ha mai parlato con i migranti e senza il cinismo di chi forse non ha mai incrociato lo sguardo smarrito e implorante di una famiglia migrante fatta di uomini, donne e tanti bambini». Sono quindi cinque “sì” e due “no”, più un “no condizionato” quelli pronunziati in questa Giornata del migrante e del rifugiato dalla Chiesa italiana, che ha annunciato anche l’imminente firma di un protocollo di intesa col Ministero competente per aprire un “corridoio umanitario” con l’Etiopia per i profughi provenienti da Eritrea e Somalia, utilizzando fondi provenienti dall’8×1000.

 

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www.vita.it/it/article/2017/01/11/per-i-minori-non-accompagnati-serve-una-famiglia-non-un-orfanotrofio