Consigli cinematografici: MANUEL, STORIA DI UN’ATTESA

Il primo film di finzione di Dario Albertini, presentato a Venezia74, con protagonista un’intenso Andrea Lattanzi. 

Compiere diciotto anni. Per la maggior parte dei ragazzi è oltrepassare un’invisibile linea tra il mondo adolescenziale e quello adulto. Una tappa che combacia con quelle conquiste effimere grazie alle quali sentirsi (apparentemente) grandi. Ma spesso finisce per non cambiare poi molto nella quotidianità, ritrovandosi a scimmiottare, magari, comportamenti che in fondo non ti appartengono ancora. Non è così per Manuel (Andrea Lattanzi), neomaggiorenne finalmente libero di poter uscire da un Istituto per minori privi di sostegno familiare dove ha trascorso buona parte della sua vita.

Un momento importante reso ancor più impegnativo, emotivamente e psicologicamente, perché a quel ragazzo appena rientrato nel mondo viene chiesta una responsabilità molto più grande della sua età. Sua madre Veronica (Francesca Antonelli) ha ancora due anni di carcere da scontare, ma se lui, giuridicamente adulto, la prendesse in carico li potrebbe passare ai domiciliari. Una libertà, appena assaporata, da barattare per amore.

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