L’affido nelle scuole, testimonianza all’Anguissola – I ragazzi: “Ora consapevoli dell’aiuto che si può dare”

In questi mesi, la nostra Associazione – attraverso modalità in linea con le disposizioni anticontagio – è stata comunque presente nelle scuole. In particolare, abbiamo partecipato al progetto “Scuola Adozione Affido Solidarietà Familiare” del Liceo delle scienze umane Sofonisba Anguissola di Cremona (referente Cosetta Scandolara). Grazie alla collaborazione con la professoressa Ghizzoni, la nostra presidente Sara e il marito Stefano hanno portato la loro testimonianza di famiglia affidataria ad una classe quarta. E un prossimo appuntamento, in sinergia con la Cooperativa Nazareth, sarà dedicato al tema dei minori non accompagnati con la testimonianza di Paola e Vincenzo, genitori affidatari della nostra Associazione e recentemente diventati tutori dei Msna.

Ma cosa resta ai ragazzi che incontriamo delle nostre testimonianze? Abbiamo chiesto a due di loro di parlarcene. Ecco cosa ci hanno scritto:

Inderpreet: “Penso ai bambini soli dell’India”

Con i coniugi Sara e Stefano Gusberti abbiamo trattato della “Solidarietà Familiare”, di cui, personalmente, prima non ero a conoscenza. L’affido familiare è dare accoglienza a un bambino che ha una famiglia temporaneamente in difficoltà e che quindi non è in grado di garantire le cure fisiche, educative, affettive. Molti pensano di non essere adatti a forme di affido, perché, magari, hanno già una famiglia oppure perché non sono sposati o per altri vari motivi. Ma con i coniugi Gusberti abbiamo scoperto che questo progetto è rivolto a tutti, sposati o no, con o senza figli. Nel corso dell’incontro ho avuto anche l’occasione di far presente la situazione in India di bambini abbandonati a se stessi, in un Paese in cui il loro sfruttamento è una delle piaghe più gravi. L’alto numero di bambini lavoratori deriva sicuramente sia dal forte popolamento del territorio indiano ma anche e, soprattutto, dalla povertà di troppi nuclei familiari. Nonostante ciò, però, negli ultimi anni numerose Organizzazioni non governative del cosiddetto Nord del mondo, hanno avviato, in collegamento con partner locali, progetti per il sostegno dei minori e delle loro famiglie, al fine di limitare l’inserimento precoce nel mondo del lavoro e favorire il più possibile l’accesso all’istruzione. Infine vorrei ringraziare Sara e Stefano per tutto quello che stanno facendo per i bambini più fragili, offrendo la loro disponibilità in termini di tempo, spazio, vicinanza emotiva ai bambini e alle loro famiglie.

Dario: “Consapevoli dell’aiuto che si può dare”

I temi trattati e, soprattutto, la testimonianza portata nel Progetto “Solidarietà familiare”, dai coniugi Gusberti, ha catturato molto la mia attenzione, perché è stata di grande impatto vedere quanta forza e quanto amore questa coppia metta nell’accoglienza di bambini le cui famiglie si trovano in un momento di difficoltà e che decidono di rivolgersi ad un aiuto esterno. Non è da tutti riuscire a sostenere una tale responsabilità e un tale peso emotivo, quindi non posso che ammirare questa coppia che decide di spendere così tante energie per aiutare e portare un po’ di stabilità e gioia nella vita di questi bambini. Inoltre, considero molto importante il loro lavoro, volto a sensibilizzare le persone verso l’affido familiare in tutte le sue forme, perché spesso non si è consapevoli delle possibilità e dell’aiuto che una comunità e una Associazione di persone fortemente motivate sono in grado di fornire a chi ne ha bisogno.